VERONA: Città della Polenta con lo struzzo. Vergognoso stravolgimento dell’ODG 499 con fughe, assenze e riconferme.

Continua il teatrino dell’orrore della politica veronese. Anziché riscattarsi con l’ordine del giorno 499 dell’8/10/18, gli attori di Palazzo Barbieri hanno preferito mettere in scena una tremenda farsa. Bocciato l’odg originario, ben strutturato, come le accuse deliranti del consigliere Zelger meritavano, si è semplicemente preferito approvare un “testo” scarico che suona come una presa in giro a chi in questa città si occupa di diritti e accoglienza! Le scuse di circostanza del consigliere Zelger di sicuro non ci bastano per ritenerci al sicuro in una città dove razzismo e fascismo sono sempre latenti, la stretta di mano con la capogruppo (?) del PD padovani è sorprendente.
Siamo inoltre sconcertati dalla furbetta assenza del Sindaco Sboarina che ha preferito gustarsi l’ottima polentina della Fiera di Vigasio invece che affrontare un dibattito sulla lesa dignità di tantissimi cittadine e cittadine Lgbt della sua città. Ma, evidentemente, Roma ha chiamato e Verona ha risposto.

Ci auguriamo che coloro che hanno a cuore diritti e buone pratiche civili reagiscano di conseguenza, senza approvare supinamente scelte altrui che addirittura vanno a dare una mano alla (sempre) insostenibile maggioranza veronese in Consiglio Comunale.