“REO CON FESSO” con Salvini (il reo) e Di Maio (il fesso) e sullo sfondo una bandiera di Arcigay alla manifestazione contro il neo-fascismo europeo di Salvini e Orban. Mi ha fatto molto felice questa foto trovata su il Post.
A parte la ghignata che mi ha suscitato, il momento è tragico e temo molto sottovalutato. I 5 Stelle, pur di governare, stanno di fatto dando la tribuna e il potere al più grande, tentacolare e pericoloso progetto neo-fascista e autoritario europeo dal dopoguerra in poi. In gioco non ci sono i migranti. In gioco ci siamo tutti e tutte noi. Ci sono i nostri diritti fondamentali e quelli di tutti. C’è lo stato di diritto. C’è l’idea stessa di democrazia fondata sulla convivenza civile, i diritti e le libertà individuali. Orban è fiero della sua idea di “democrazia illiberale”, un sistema politico e sociale in cui il singolo individuo sparisca, sia impotente e alla mercé del volere e delle ossessioni del villaggio, che “democraticamente” lincia chi c’è da linciare e vota solo chi è stato deciso che sia da votare, il capo in carica. Come accade già in Russia, altro modello salviniano. Orban e camerati del porcile di Visegrad non mirano probabilmente a distruggere l’Unione Europea, perché già oggi, con buona pace del camerata Salvini, è la loro mangiatoia più ghiotta. Coi nostri soldi. La bilancia dei pagamenti tra UE e quei Paesi avviati verso la svolta autoritaria (in cui le elezioni serviranno presto solo da parvenza democratica – Polonia, Ungheria, ecc.) è ampiamente a loro vantaggio. Noi paghiamo, loro sputano sulla mangiatoia da cui mangiano, il camerata Salvini fa spallucce e rilancia amicizia come se niente fosse, e il fesso dichiara sulla Stampa ciò che il suo altro vice, il camerata che è il reale presidente del Consiglio (lo abbiamo capito tutti), smentisce rubandogli sistematicamente la scena. E’ evidente a tutti che il governo nero-giallo sta portando l’Italia verso quella direzione epocale. E come dicevo non è probabilmente la dissoluzione dell’Unione Europea il loro obiettivo (finché la mangiatoia ci sarà), ma la sua occupazione e la sua totale e definitiva distruzione come attore istituzionale e politico in grado di garantire e rilanciare libertà e diritti su tutto il continente. I 5 Stelle dicono che ai Paesi di Visegrad dovrebbero essere tolti i soldi dell’UE, visto come ci prendono sistematicamente a pesci in faccia sulla questione migranti. Lo propongano seriamente, sono al governo. Lo facciano. C’è un presidente del Consiglio, metta questo sul piatto di Bruxelles. Magari trovano pure una sponda in parlamento. Invece ci stanno trasformando nella periferia sud di un progetto neo-autoritario continentale. Le chiacchiere sulle mancanze reiterate di una UE incapace, stanno a zero. Il disegno in prospettiva è più preoccupante e radicale, oggi. L’omissione vale più di mille interviste. E la posta in gioco, in questa omissione, è lo spartiacque tra libertà e autoritarismo in Europa. Il M5S si è tanto vantato di aver “fermato” in Italia la deriva estremista neo-fascista, fornendo uno sbocco diverso all’insoddisfazione sociale. Ho sempre pensato che una ragione l’avessero. Ma anche questa chiacchiera sta a zero, oggi, davanti ai fatti: il progetto neo-fascista l’han portato al governo.

Michele Breveglieri*
*Componente della Segreteria Nazionale di Arcigay e consigliere del direttivo di Pianeta Milk – Arcigay Verona
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