Vuoi aiutarci a lottare per l’uguaglianza?

I diritti o sono di tutt* o non sono diritti

Cari e care che si seguite ogni mese,
eccoci qui a raccontare il mese di agosto e a programmare l’autunno insieme a voi.

La situazione politica è grave: organizziamoci

Sono state settimane difficili queste appena passate, probabilmente lo saranno anche le prossime e i prossimi mesi. Un Ministro dell’Interno che insiste sull’odio senza preoccuparsi dei pericolosi risvolti sociali che questo clima generale può avere: il caso Diciotti, Arcigay ha condiviso l’appello di Arci, il presidio FACCIAMOLI SCENDERE a Catania, dove il nostro comitato locale era presente, e ancora il Ministro Fontana che dichiara di voler abolire la Legge Mancino – l’unico scudo per proteggerci a livello legislativo dalle parole e dai crimini d’odio. Insomma un’atmosfera di seria legittimazione alle forme di violenza.

Ora, veniamo a noi, come procediamo per riorganizzarci e rispondere con l’inclusione e l’uguaglianza? Stiamo lavorando ad un percorso di messa in rete delle tematiche concernenti i diritti, non è tempo di isolarci ognuno nel proprio pezzetto di terreno, il fronte dovrà essere comune, le battaglie anche.

Siamo stati alla Conferenza sui diritti in Canada

Ad agosto abbiamo partecipato alla Conferenza globale sui diritti LGBTI organizzata da Equal Right Coalition39 Paesi membri della coalizione, spunti, riflessioni, e esperienze mondiali, che ciascuno di noi riporterà nella propria Nazione cercando di tirare le fila di una strategia comune verso la piena uguaglianza.

Il nostro orgoglio non va in vacanza

Dopo decine di Pride belli e colorati siamo stati anche a Gallipoli, nel luogo simbolo del divertimento, per le strade, sfilando allegramente in nome del nostro orgoglio, in nome delle libertà di tutte e tutti. A settembre tocca a Palermo, un grande finale, vi aspettiamo in tant*!

L’elenco completo dei Pride suondapride

        La tv pubblica che discrimina indisturbatamente

Abbiamo inviato una lettera al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, senatore Alberto Barachini, per segnalare l’ennesima discriminazione da parte di chi dovrebbe fare servizio pubblico. Su Rai Radio Due, durante la trasmissione “Al posto del cuore” condotta da Paola Perego e Laura Campiglio le persone asessuali  sono state definite “affette da un morbo”, “malate”, “strane”. Le persone asessuali sono invece semplicemente persone non attratte sessualmente da nessun tipo di genere, se e quando la Rai vorrà invitare voci qualificate a parlare della sfera sessuale ed affettiva saremo felici di poter contribuire ad arginare la disinformazione mediatica di questo Paese.

Alle parole del Papa rispondiamo con quelle delle scienze: psicologia e psichiatria. È incredibile, ma dobbiamo ancora ribadire l’ovvio: l’omosessualità non è una malattia da curare!

Restiamo insieme,

Gabriele Piazzoni,
Segretario Nazionale Arcigay